Il fulmine d'oro

S’illumina la notte in caduta libera a rinfrescare le membra stanche. Chicchi rotondi come sassi picchiettano sui vetri tintinnando ritmi arcani in esasperazione di spirito e danza di muscoli tesi. Ma nel bagliore d’un fulmine d’oro questo freddo non congela la tela rinchiusa nella mia bottiglia, una mano l’accompagna al fiume: vascello di segreti e fantasie liberamente scivola ondeggiando verso il mare in frammenti d’iride come fiori di campo. Natàlia Castaldi