Anti-critica
Sono le ore 14:54 del 26 Dicembre 2007 e attualmente sono arrivato alla pagina 318/427 in poche ore di lettura..Dan Brown per ora è l'unico autore di cui riesco a leggere un libro quasi tutto "di un fiato"..in televisione, sui giornali, tra amici e conoscenti non faccio altro che sentire critiche, D.B. fa schifo, non si attiene alla storia, polemiche della Chiesa che si sente offesa, il portavoce della sede di New York dell'Opus Deis, Brian Finnerty, smentisce il fatto che il palazzo in Lexington avenue descritto nel romanzo sia la residenza di «monaci» dell'Opus Dei, il reverendo James Martin, direttore del settimanale cattolico America, smentisce la supposizione fatta da D.B. che la Chiesa abbia cercato di nascondere un legame tra Gesù e Maria Maddalena, e molte altre ancora..vorrei ricordare che D.B. è uno scrittore, niente e nessuno lo obbliga ad attenersi alla storia, a raccontare la "verità", scrive la sua storia e basta..sta al lettore credere, non credere o semplicemente immergersi nella finzione letteraria per qualche ora, seduto sul divano, in una triste e piovigginosa giornata invernale, immedesimarsi in Robert Langdon in fuga dal Louvre, al fianco la bella Sophie, una corsa sfrenata contro il tempo all'interno di una scomoda Smart che percorre all'impazzata i marciapiedi della citta degli innamorati..sta al lettore scegliere, le critiche possono essere fatte sullo stile, si può dire che D.B. scriva in maniera troppo pesante, o troppo infantile ma non accusarlo di non raccontare la verità! Non è un suo compito, la verità spetta ad altri, ma questa sembra oggi diventata più un optional che una prerogativa..
..torno a leggere, manca solo un centinaio di pagine all'epilogo della storia..

..torno a leggere, manca solo un centinaio di pagine all'epilogo della storia..

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