RicCaRdo

S’illumina la notte in caduta libera a rinfrescare le membra stanche. Chicchi rotondi come sassi picchiettano sui vetri tintinnando ritmi arcani in esasperazione di spirito e danza di muscoli tesi. Ma nel bagliore d’un fulmine d’oro questo freddo non congela la tela rinchiusa nella mia bottiglia, una mano l’accompagna al fiume: vascello di segreti e fantasie liberamente scivola ondeggiando verso il mare in frammenti d’iride come fiori di campo. Natàlia Castaldi

by Massimo

by Massimo

Dopo un pò di giorni qua a Barcellona sonoarrivato alla conclusione che le cose che fanno irrimediabilmente arrabbiare un catalano sono due: 1) dirgli che è spagnolo.. 2) rivelargli che il loro piatto forte, pan amb tomaca, altro non è che la nostra "frega", insomma il pane e pomodoro che mamme e nonne ci propinano dall'infanzia..

Dopo una intensa settimana da turista..ecco il risultato!! Per vedere tutte le foto potete andare sul menù sulla destra oppure cliccare qui ..!

Aggiunte le foto delle Canarie nel web-album raggiungibile dal menù sulla destra oppure cliccando qui !

E che ballerini!!

"..comunque qua le fighe bevono,eh.." Vanni

Stupenda serata di carnevale ad Ingenio, si ringraziano Zeneyda, "Giuditta" e le 12 cortigiane!

Sevilla, ore 6:30 della mattina, ostello OasisBackpapers..pronti per partire! Dall'ostello basta fare 2 minuti a piedi, prendere un autobus urbano fino alla stazione dei treni e poi un comodo autobus diretto all'aeroporto, il tutto per 3,20 euri e una mezzoretta contando le varie attese..la proposta è allettante ma la Francese non ci sta! Proprio non vuole, la sua ostinazione è clamorosa, preferisce andare per mezz'ora a piedi fino al capolinea dell'autobus interurbano (almeno mezz'ora a piedi) e poi fare tutto il tragitto sullo stesso mezzo, ovviamente passando dopo 20 minuti buoni dalla stazione dei treni dove io avrò gia preso l'autobus diciamo..un'ora prima!!! Inutili i tentativi del personale dell'ostello, in spagnolo, inglese e uno pseudo francese..è ostinata e scuote il capo! Il troppo sonno e la mancata colazione mi impediscono di insistere troppo, la saluto e me ne vado..chissà se sarà riuscita a salire sul proprio volo?

..Narra il mito che l'Amore e la Follia, giocassero insieme nell'Olimpo quando, nela foga del gioco la Follia accecò l'Amore..quando Zeus se ne accorse andò su tutte le furie e come punizione ordinò alla Follia che da quel momento avrebbe sempre dovuto accompagnare l'Amore..

Sveglia, caffè, tram ufficio, palestra, pizza-cinema-letto..giornate tutte uguali nel grigio di una metropoli che non sa più sorridere; poi l'inizio di un gioco , incredibile e coinvolgente..amore, amicizia, viaggi, dubbi, scelte e incoscenza. A me questo libro è piaciuto molto, più riflessivo rispetto ai precedenti di Fabio Volo, forse più descrittivo, accadono pochi eventi e si parla molto, si pensa..pochi ma buoni..e sconvolgenti in senso positivo. Da provare insomma..